1.1.3 - Rafforzamento dei servizi sociali a favore della domiciliarità
Coerentemente con le indicazioni contenute nel Piano Operativo approvato con Decreto Direttoriale n.450 del 9/12/2021, nei livelli di servizio definiti nel Piano Nazionale degli Interventi e dei Servizi Sociali 21-23, nel Piano Nazionale per la non Autosufficienza e nella Legge di Bilancio del 2022, il progetto ha come obiettivo primario quello di rafforzare e meglio qualificare i servizi socio-assistenziali territoriali a sostegno della domiciliarità.
In particolare, si intende ampliare l’offerta diversificando le prestazioni, e l’incremento della copertura oraria dei servizi domiciliari, in via sperimentale, per favorire la permanenza al domicilio e contemporaneamente dare sollievo alle famiglie, anche attraverso percorsi di avvicinamento all’offerta diurna di servizi.
Inoltre, si prefigura di attuare l’istituto delle dimissioni protette, al fine di garantire al cittadino e alla sua famiglia un funzionale ed assistito rientro al domicilio. Si opererà per assicurare la continuità assistenziale, promuovere percorsi di aiuto a sostegno della salute e del benessere dal punto di vista sociale della persona.
Attraverso la costituzione di equipe multiprofessionali con formazione specifica si ipotizza di creare un modello organizzativo gestionale omogeneo, unitario e continuativo sul territorio, implementano interventi coordinati tra sanitario e sociale, in virtù̀ della disponibilità di servizi e strutture per l’assistenza domiciliare integrata.
Tale obiettivo risulta coerente con le altre iniziative progettuali in quanto le dimissioni protette risultano essere di importanza fondamentale, sia nei percorsi di cura delle persone in condizioni di grave marginalità e senza dimora sia nei confronti di coloro che a seguito di un ricovero ospedaliero, necessitano di un periodo di convalescenza in postazioni abitative temporanee; sia degli anziani non autosufficienti e/o in condizioni di fragilità̀ che, in occasione delle dimissioni da ospedale o struttura riabilitativa, possono fare rientro al proprio domicilio in modo assistito. A tal proposito il progetto mira a definire ed attivare percorsi abilitanti, appropriati e individualizzati, all’interno dei propri contesti di vita, nonché a promuovere forme di accompagnamento continuo e di raccordo con i servizi territoriali, in una prospettiva di lungo periodo. Il tutto avviene previa valutazione multidimensionale e interdisciplinare dei bisogni, in un’ottica biopsicosociale, utile all’analisi delle diverse dimensioni del funzionamento della persona, in prospettiva di migliorare la loro qualità della vita, di stabilizzare il quadro clinico e di limitare il declino funzionale.